Chi sarà il tuo assistente domestico AI? Google vs Alexa
Dopo la battaglia per i servizi cloud, Google e Amazon sembrano aver trovato un nuovo terreno di scontro, le nostre case. Nella gara a "chi sarà il tuo assistente domestico AI" Amazon sembra aver iniziato con un vantaggio in più, ma Google Home sta recuperando in fretta.
Cos’è un assistente virtuale domestico?
Dimentica di dover digitare su una tastiera o di dover premere i pulsanti di un telefono per fare una telefonata, accedere a un’app o ascoltare musica. Grazie alle ultime tecnologie in fatto di controllo vocale ora puoi fare questo e molto altro, semplicemente parlando al dispositivo. Non stiamo parlando di semplici speaker Bluetooth, ma di dispositivi che vivono in casa, collegati e connessi a internet ininterrottamente. Nel caso di Amazon Echo, parli ad Alexa, mentre nel caso di Google Home parli all’assistente Google.
Il sistema operativo del futuro.
Le compagnie che trattano tecnologie di assistenza virtuale intelligente stanno cercando di integrarle in quanti più dispositivi possibile.
Perché? La sincronizzazione è tutto!
Avere lo stesso assistente su quanti più dispositivi domestici possibili: smartphone, tv, frigo, auto, radio,....è un fattore essenziale. Diciamo per esempio che, a casa, hai dettato la lista della spesa, ma non hai lo stesso assistente sul tuo smartphone. Non sarai in grado di accedere alla tua lista quando sarai al negozio.
Creare ecosistemi con i quali gli utenti possano interagire durante tutto l’arco della giornata raccogliendo i dati generati dagli utenti è l’obiettivo primario di queste aziende.
I pionieristi potrebbero dire che colui con l’assistente più utilizzato ha anche i mano il futuro del sistema operativo.
Google Home vs Alexa.
Attualmente ci sono tre principali assistenti virtuali sul mercato: Amazon Alexa, Google Home e Apple Siri. Alexa di Amazon resta la soluzione più avanzata, con prodotti come Echo Dot adatti a chi vuole un assaggio del mondo delle smart home.
Nella gara a "chi sarà il tuo assistente domestico AI" Amazon sembra aver iniziato con un vantaggio. Tuttavia, Google sta recuperando rapidamente e nel 2018 sono previsti importanti progressi dal gigante della ricerca.
Google Home è in grado di comprendere il contesto molto più di Amazon Echo e dispositivi affini. Quindi per esempio, se non sai il titolo di una canzone di Eminem ma sai che è inclusa Rihanna, dovrebbe comunque riuscire a trovare la traccia "Love the Way You Lie". Allo stesso modo, se fai una domanda su dove è nata Adele e poi prosegui con "dimmi quanti Grammy ha vinto?" Google Home saprà che stai ancora parlando di Adele.
Per quanto riguarda Siri, sembra che Apple, una volta pioniere della tecnologia a controllo vocale, sia ora rimasta indietro.
Il contesto fa da padrona.
Delle tre principali piattaforme tecnologiche vocali, Google Home ha probabilmente il "cervello" più sviluppato in parte grazie anche alla sua integrazione con il motore di ricerca di Google. È qui che la cosa si fa interessante.
Da qualche tempo il contesto è divenuto un fattore importante per i motori di ricerca. Coloro che si occupano di content marketing devono di conseguenza adattare la loro strategia. L'ottimizzazione SEO di Google è cambiata, inserire parole chiave all’interno del tuo sito web non basta più.
L'attenzione si è spostata sul contesto e sulla coerenza tra query di ricerca, pagine e siti Web. Tutto questo anticipa la crescita di dispositivi AI e tecnologie a controllo vocale.
Non lanceresti mai una ricerca vocale dicendo meteo Val Gardena sabato, diresti "Hey Google" o "Alexa" "come sarà il tempo questo weekend in Val Gardena?"
Si vede così l’arrivo della fase coda lunga / approccio colloquiale.
Ma non solo a casa.
Dopo Ford e BMW, anche Toyota sta entrando in questo mercato. Entro quest'anno le loro macchine avranno, come funzionalità standard, il supporto nativo per Alexa. Inizialmente questa opzione sarà disponibile nella suite di app Entune 3.0 e in Lexus Enform App Suite 2.0. A partire dal prossimo anno seguiranno altri modelli. Utilizzando i driver di Alexa riceverai aggiornamenti sulle novità, parlerai con il loro sistema multimediale, registrerai la tua lista della spesa e molto altro ancora.
Amazon sta puntando molto anche al mercato delle imprese. Anche in ufficio infatti Alexa potrebbe essere utilizzata per fissare meeting e prenotare sale riunioni, per la gestione del calendario e la pianificazione di eventi, per partecipare a teleconferenze, recuperare dati durante riunioni o presentazioni o eseguire funzioni "smart home" come la regolazione dei termostati, l’accensione delle luci e molto altro.
C’è un enorme potenziale per le imprese nella creazione e nell’integrazione di strumenti di produttività che aiutino efficacemente persone o gruppi a svolgere attività specifiche.
Quindi, qual è il punteggio finale?
Google, IBM, Microsoft e Apple, qualsiasi servizio cloud o azienda AI, dovranno agire il prima possibile. Alexa ha una marcia in più nelle nostre case, con una quota di mercato di circa il 70 percento (o superiore) a livello mondiale. A questo punto Amazon ha il vantaggio.
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